Revamping degli impianti: fondamentale nell’Industria 4.0

L’industria 4.0 richiede un approccio al lavoro dinamico, smart, digitalizzato, che limiti gli sprechi e sia in grado di ottimizzare le risorse, umane ed economiche, in qualsivoglia fase del ciclo produttivo. In tale contesto il revamping impianti trova ampia diffusione ed è parte integrante di quell’innovazione necessaria allo sviluppo industriale per efficientare le linee produttive.

Revamping – definizione

Cos’è il revamping? Le sue origini fanno riferimento al settore ferroviario in cui era usato per operazioni strutturali sulle rotaie al fine di migliorarne durata e resa. Un modo, insomma per contenerne l’usura. Oggi il revamping industriale è fondamentale per la valutazione di possibili interventi su una macchina adeguandola ai nuovi standard richiesti dal mercato, rendendola più potente, ergonomica, performante. L’operazione su un singolo apparecchio industriale può apportare benefici all’intera filiera produttiva di cui fa parte velocizzando, perfezionando, modernizzando, i processi manifatturieri e permettendo agli operatori di lavorare in piena sicurezza e riducendo i consumi in favore del risparmio energetico.

Va sottolineata la distinzione tra restyling e revamping, tecniche diverse che non necessariamente si integrano. La prima è un’operazione di semplice aggiornamento estetico dello strumento, mentre la seconda incide su funzioni e prestazioni, nonché sul prolungamento del ciclo di vita dello strumento stesso. In breve il revamping rigenera il parco-macchine e l’industria che le utilizza posticipando l’obsolescenza delle apparecchiature.

In sintesi, revamping significato: fruibilità di uno strumento industriale potenziato oltre il suo periodo di obsolescenza naturale, aggiornando le sue funzioni anche in contesti diversi da quelli a cui era inizialmente destinato.

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Revamping impianti: quando renderlo operativo

Il primo dubbio a cui rispondere se ci si approccia al revamping riguarda le tempistiche di applicazione, ovvero quando intervenire su un impianto. Ecco 8 punti principali da considerare per una successiva analisi costi-benefici:

  1. potenziale o accertata pericolosità del macchinario in uso
  2. interruzioni frequenti della linea produttiva imputabili al macchinario
  3. sostituzione di pezzi di ricambio che incide negativamente sui costi aziendali
  4. tempistiche produttive rallentate per fermo-macchina
  5. impegno eccessivo di operatori per manutenzione macchinario
  6. pianificazione di formazione del personale per acquisto nuovo strumento da collaudare
  7. necessità di interconnettere l’azienda e riqualificare le macchine
  8. riscrizione dei programmi informatici per PLC fuori produzione

L’adozione del revamping vanta uno scopo preciso: proiettare l’azienda verso il futuro. Verso quella rivoluzione industriale che mette al centro del processo produttivo la digitalizzazione impiantistica per far dialogare tra loro le apparecchiature in modo intelligente e interconnesso, rendendo operatività e manutenzione delle varie filiere più fluide, immediate, repentine. Per l’azienda si traduce in maggior competitività ed efficienza.

Inoltre, a fronte dei vantaggi conseguenti al revamping, i costi iniziali di trasformazione di dispositivi e componentistica sono ammortizzati nel tempo in maniera virtuosa. Il risparmio in termini di manutenzioni, costi energetici e linee produttive sempre attive è notevole.

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Revamping industriale fa rima con Industria 4.0

È innegabile che il revamping sia decisivo per innovarsi verso quella che è l’industria 4.0 definita come ecosistema digitale, sostenibile, duraturo. Le aziende sono sempre più automatizzate grazie a strumenti che permettono di disporre, in tempo reale, di dati misurabili con i quali migliorare produttività, tempistiche, monitorare i risultati.

Un valido aiuto per i lavoratori che, dovendo assumere decisioni rapide e importanti, hanno bisogno di disporre di informazioni precise, al fine di eseguire interventi risolutivi senza incidere negativamente sull’azienda.

L’industria 4.0 è il sistema ideale in cui gli sprechi vengono minimizzati fino al loro annullamento, perchè l’azienda è consapevole grazie ai dati di cosa si deve revisionare e quali inefficienze eliminare abbracciando metodologie e tecnologie analitiche digitali.

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Revamping impianti: applicazioni

Quali sono le applicazioni del revamping? Il revamping può interessare qualsiasi apparecchiatura, in toto o parzialmente, sostituendo i dispositivi obsoleti. È il caso di PLC, SCADA o altri sistemi informatici deputati alla supervisione impianti, datati e non più performanti; di periferiche nuove o altre da integrare a software più innovativi; della rete sensoristica.

Industria 4.0 e Internet of things sono inscindibili, un binomio che, se ben gestito e curato, è in grado di:

  • Ottimizzare i costi imprenditoriali.
  • Affinare le aspettative e i risultati.
  • Rendere più competitiva l’azienda.
  • Velocizzare e semplificare il lavoro.

Grazie all’osservazione attenta e scrupolosa delle novità tecnologiche attuali e in via di sviluppo, alla manutenzione predittiva e specifica, l’investimento previsto per il revamping può offrire un’immediata resa economica, organizzativa, gestionale. Il revamping industriale è quindi un aggiornamento tecnologico che tutte le PMI devono tenere in considerazione.

Leggi anche l’articolo: Building automation: cos’è e cosa comporta implementarla

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